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Un nuovo vigneto a Podere Conca

Podere Conca amplia i vigneti delle Ferruggini.

Un nuovo ettaro di vigneto

La novità più importante di questa primavera, è che Podere Conca impianta un nuovo ettaro, ampliando i vigneti delle Ferruggini, stavolta puntando su una varietà a bacca bianca.

Il Consorzio della DOC Bolgheri ha infatti chiesto e ottenuto dal Ministero per le politiche agricole, una modifica al Disciplinare di produzione inserendo, tra le altre cose, anche la possibilità di utilizzare il Viognier. Da sempre Silvia Cirri ha voluto questo vitigno nel blend del bianco Elleboro ritenendolo più adatto a questo territorio di altri vitigni generalmente utilizzati.

Siamo stati quindi molto contenti che adesso sia possibile utilizzarlo nella DOC Bolgheri e il nuovo ettaro che ci è stato concesso di impiantare sarà a base, appunto, di Viognier. E’ la conferma che la nostra idea di puntare sul Viognier, un vitigno internazionale che pensavamo però si sposasse perfettamente con le peculiarità della zona, aveva dei fondamenti corretti. 

Le nuove barbatelle

Barbatelle avvolte nella gommalacca
Barbatelle avvolte nella gommalacca

Lo scorso autunno abbiamo perciò ordinato le barbatelle direttamente in Francia, considerata la patria del Viognier, in particolare per la regione di Condrieu, e preparato il terreno per accoglierle; lo abbiamo poi concimato e aspettato il momento migliore per piantarle che è la primavera.

A metà febbraio sono arrivate le piantine, ricoperte di gommalacca di un bel rosso brillante a protezione del punto di innesto tra la vite americana che fa da radice, e la parte europea che darà i frutti.

Da quando la fillossera della vite è comparsa in Europa, quasi due secoli fa, non possiamo più fare a meno di innestare le piante: questo insetto va ad attaccarne le radici e purtroppo la vite europea, più idonea a fruttificare, è molto sensibile a questo attacco. La vite americana invece resiste maggiormente alle ferite inferte dall’insetto, evitando che la pianta sia irreparabilmente danneggiata.

Barbatella avvolta nella gommalacca rossa

 

Le nuove barbatelle, rivestite quindi da questa protezione, sono state messe a dimora nella terra lavorata e disposte in filari a distanza di due metri l’uno dall’altro, per avere una densità d’impianto di circa 6000 piante/ha che è oggi considerata la migliore per ottenere qualità di uva molto elevata.

E’ stato emozionante vedere come alcune di loro, già a metà marzo, hanno iniziato a risvegliarsi, ingrossando le gemme fino a rompere la ceralacca e aprendo le prime foglioline.

 

 

 

Durante la stagione primaverile-estiva allungheranno i germogli che si prepareranno a diventare i futuri fusti delle piante.

I loro frutti saranno visibili già dal prossimo anno, ma per una raccolta vera e propria dovremo aspettare almeno altri tre anni, quando le piante saranno cresciute a sufficienza e potranno dedicarsi interamente alla produzione dei propri grappoli.

 

 

di Silvia Cirri, Linda Franceschi e Paola Cioni

 

 

 

 

I premi vinti

Bolgheri DOC Agapanto 2018 91 POINTS MEDAL 2021
Bolgheri D.O.C. Agapanto 2018 91 POINTS MEDAL 2021

Toscana IGT Elleboro 2020
90 POINTS MEDAL 2021

Premio Gilbert & Gaillard

Bolgheri D.O.C. Agapanto 2016
Médaille d’OR 2019

Premio Gilbert & Gaillard
Costa Toscana I.G.T. Elleboro 2018 Médaille d’OR 2019