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Il bianco Elleboro è diventato DOC Bolgheri!

Dalla vendemmia 2023 il nostro Elleboro si può fregiare della denominazione DOC Bolgheri

Il disciplinare della DOC Bolgheri, infatti, ha recentemente aumentato la percentuale di Viognier che è ammessa nel blend del bianco DOC fino ad arrivare al 100%, ovvero poter produrre Viognier in purezza.

Il blend

Cosa cambia rispetto al vino che già conoscete? Sicuramente, vista l’ottima evoluzione dei nostri filari di Viognier, ci stiamo orientando a dare a queste uve un’importanza e un peso sempre maggiore nel blend.

Infatti la percentuale di Viognier negli anni è aumentata da circa un 50% delle prime annate, ad oltre il 70% nel 2023. E non escludiamo per il futuro di valutare un ulteriore aumento in base alla resa e alla qualità delle uve.

Il Viognier

Il Viognier è un vitigno con una storia particolare, probabilmente originario dell’area del nord del Rodano, area alla quale si riferisce la prima citazione nel 1781 (Rézeau, 1997; Robinson et al., 2012), ma che negli anni è andato a scomparire per la scarsa produttività prima e per i danni da fillossera poi.

Grappolo di ViognierLe analisi del DNA hanno evidenziato che il ‘Viognier’ ha una relazione genitore-figlio con il ‘Mondeuse blanc’ (Vouillamoz, 2008) e che quindi è parente del ‘Syrah’ e appartiene alla famiglia ampelografica denominata ‘Sérine’. Inoltre ha delle strette relazioni genetiche con la ‘Freisa’ e quindi il ‘Nebbiolo’ .

Negli anni ‘60 e ‘70, nella zona di Condrieu erano ormai presenti soltanto una decina di produttori di Viognier su circa 14 ettari di terreno. È grazie a George Vernay, sopranominato “il papa di Condrieu” che il Viognier è stato salvato. Vigneron visionario e convinto della bontà dei terreni di Condrieu, dove le culture della vite erano praticamente scomparse, Vernay decide di ridare vita al Viognier.

Fin dagli anni ‘80 del secolo scorso il vitigno ha conosciuto una rinascita con una grande diffusione anche grazie alla sua resistenza a climi caldi e siccità, particolarità che lo rende adatto ad affrontare l’aumento delle temperature causato dai cambiamenti climatici. Intorno al 2010 gli ettari vitati sono saliti a più di 3000 in Francia e più di 1300 in Italia, dove fino al 2000 non era coltivato affatto.

La sua bassa produttività, sia in numero di grappoli per pianta che per il loro peso, lo rende adatto a produzioni incentrate sull’aspetto qualitativo e aromatico del vino. Inoltre, necessita di un clima mediamente caldo per raggiungere la piena maturazione, perciò pensiamo che la zona di Bolgheri, dove i filari beneficiano sia del caldo che dell’effetto rinfrescante delle brezze marine, sia un luogo dove il Viognier può esprimere buoni risultati.

Vendemmia e vinificazione

Negli anni scorsi abbiamo vendemmiato i grappoli tra gli ultimi giorni di agosto ed i primi di settembre, tutti rigorosamente a mano e durante le prime ore della mattina, in modo da raggiungere la cantina con una temperatura più fresca. Li abbiamo diraspati e scelti gli acini uno ad uno, messi in pressa limitando il contatto con l’ossigeno e vinificati a basse temperature. In questo modo abbiamo cercato di preservare i suoi profumi caratteristici. La vinificazione e l’affinamento è stato fatto in vasche di acciaio, dove il Viognier è rimasto fino al primo febbraio scorso. Dopodiché è stato filtrato ed imbottigliato e dopo aver riposato in bottiglia per un paio di mesi circa, in modo da ristabilire il suo equilibrio, è ora pronto per gli amanti del vino.

Elleboro DOC, Dettaglio dell'etichetta

 

La bottiglia non apparirà così diversa dalle scorse annate perché abbiamo voluto mantenere la stessa etichetta che già conoscete, aggiungendo soltanto un piccolo dettaglio beneaugurale per sottolineare il passaggio al prestigio della DOC: un’ape, simbolo di vitalità, biodiversità e di futuro per la vita del pianeta, si è infatti delicatamente posata sulla B di Elleboro.

Questo piccolo insetto vuol essere più di un ornamento: rappresenta per noi la conferma, con l’adozione fin dall’inizio di pratiche agricole bio, del nostro impegno costante e tangibile per ridurre l’impatto ambientale e favorire la conservazione della natura.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I premi vinti

Bolgheri DOC Agapanto 2018 91 POINTS MEDAL 2021
Bolgheri D.O.C. Agapanto 2018 91 POINTS MEDAL 2021

Toscana IGT Elleboro 2020
90 POINTS MEDAL 2021

Premio Gilbert & Gaillard

Bolgheri D.O.C. Agapanto 2016
Médaille d’OR 2019

Premio Gilbert & Gaillard
Costa Toscana I.G.T. Elleboro 2018 Médaille d’OR 2019