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25 anni della DOC Bolgheri

25 anni della DOC Bolgheri: quando una cena si trasforma nell’evento dell’anno

Il 2019 è per la DOC Bolgheri un anno davvero importante perché ricorre il venticinquesimo del riconoscimento della Denominazione che segnò un passo avanti molto significativo per questo oggi famoso vino toscano. Il Consorzio dei produttori passato in questi anni da sette soci fondatori ai più di cinquanta attuali, ha organizzato una giornata di festeggiamenti che ha visto al mattino alcune delle famiglie e delle cantine protagonisti di questi venticinque anni raccontare da dove vengono e come stanno lavorando per far crescere ulteriormente la fama di questo vino.

Foto a tavola di Maddalena Mazzeschi, Laura Zuddas e Silvia Cirri per la festa dei 25 anni della DOC Bolgheri
Maddalena Mazzeschi, Laura Zuddas, Silvia Cirri

Ma l’idea davvero geniale il Consorzio l’ha avuta con il coraggio di organizzare una cena di presentazione dei vini di tutte le aziende associate lungo il viale dei cipressi celebrato dal poeta Giosuè Carducci e che oggi è forse l’immagine più rappresentativa di questo vino e della DOC Bolgheri. Non c’è foto di vigneto o di azienda che possa far pensare altrettanto immediatamente a Bolgheri, al suo vino e alla Toscana, quanto questi km di grandi cipressi in una duplice ordinata fila. Direte: e cosa c’è di originale in una cena all’aperto? Intanto il rischio di fare una figura terribile con i tanti giornalisti di fama mondiale presenti perché organizzare per tante persone in mezzo ad una strada di norma aperta al traffico, è davvero un’idea innovativa.

Questa è stata invece una cena di presentazione dei vini di una Denominazione che resterà negli annali della storia enologica italiana: circa settecentocinquanta ospiti accomodati su circa cinquecento mt di tavoli apparecchiati con porcellane, cristalli e fiori freschi come nel salotto di casa o nel più elegante ristorante. Un servizio vini impeccabile con tutti, ma proprio tutti i vini dei produttori associati. Vini molto costosi e rari che hanno reso famosa la Denominazione Bolgheri come quelli dei nostri vicini dell’Ornellaia o il Sassicaia, oppure il Paleo e tanti, tanti altri ormai famosi in tutto il mondo e con i quali siamo orgogliosi di condividere la passione per questo vino e questo territorio. Lavoro nel settore del vino da trentacinque anni e confesso che quando mi hanno detto saremmo stati più di settecento persone mi sono rassegnata ad una cena con un servizio lunghissimo e cibo scadente. E invece no, con il coordinamento del menu fatto dai fratelli Zazzeri del Ristorante la Pineta, il catering Guidi di Firenze ha fatto un vero miracolo.

Ci siamo accomodati alle 20 precise e alle 22.30 la cena era conclusa, veramente da non credere! Non so come dir loro bravi! Abbiamo visto camerieri e sommelier correre come dannati senza perdere l’attenzione alla qualità del servizio, abbiamo mangiato ottimi piatti persino serviti alla giusta temperatura e abbiamo concluso con il dolce millefoglie de La Pineta che nulla aveva da invidiare a quello che gli Zazzeri servono nel loro fantastico ristorante … solo che erano settecentocinquanta porzioni! Infine voglio congratularmi con il Consorzio per aver realizzato alcune magnum celebrative utilizzando i vini degli associati, le quali sono state regalate ai fratelli Zazzeri in ricordo del loro padre recentemente scomparso che tanto ha fatto per far crescere la Denominazione Bolgheri e tutti i suoi produttori.

Immagino che non si possa chiedere un bis senza che prenda un’accidenti a tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questa bella serata, però … mi piacerebbe, almeno ogni venticinque anni!

 

di Maddalena Mazzeschi